ITALIA - cittadini uno contro l’altro?

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ITALIA - cittadini uno contro l’altro?

Riportiamo le notizie di queste ultime ore dove il comune di Roma crea un applicazione APP per segnalare gli assembramenti delle persone in contrasto con le regole dell’emergenza Sanitaria e dall’altro il Sole24ore scrive che si rischia il Penale se si postano foto e si segnalano chi esce di casa.

Come comportarsi ? Si cerca lo scontro Sociale ?  

Fonte: SOLE24ORE

Si moltiplicano i delatori da social network. Ma segnalare chi esce di casa con targhe di veicoli e numeri civici in chiaro significa violare la legge.

In tempo di quarantena attenzione alla giustizia fai da te. Segnalare chi esce di casa sui social network, violando le misure restrittive imposte dal Governo, potrebbe rivelarsi pericoloso. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus a oggi si moltiplicano i gruppi pubblici, privati, ma anche i singoli profili social che condividono fotografie di chi fa jogging o di chi uscirebbe di casa violando le regole. Una mole enorme di fotografie in chiaro, targhe di veicoli e numeri civici di abitazioni private resa pubblica nel web. Tutti dati personali che per la nostra legge non possono essere diffusi da privati, neppure per denunciare presunti illeciti.

Che cosa rischiano i delatori
Oltre a un eventuale risarcimento in sede civile, si rischia di dover rispondere del reato di diffamazione aggravata se la fotografia viene accompagnata da post che etichettano come trasgressori o peggio ancora chi avrebbe violato le disposizioni anti contagio. La regola è semplice: non sappiamo perché quella persona sta uscendo di casa e, in ogni caso, eventuali condotte illecite devono essere segnalate alle autorità competenti, polizia o carabinieri, come precisa da ultimo il decreto legge n.19 del 25 marzo da oggi in vigore. Saranno infatti le autorità competenti a doversi fare carico di dare esecuzione alle misure prescritte. L’emergenza sanitaria non sospende le norme che disciplinano il rispetto dell’altrui riservatezza e reputazione. Dal punto di vista tecnico tutto ciò che identifica una persona fisica è un dato personale che, salvo eccezioni, non può essere divulgato senza il consenso dell’interessato. Il mezzo non conta, il reato di diffamazione si può configurare anche se si condividono i contenuti su gruppi WhatsApp o via mail comunicando con più persone. 

Fonte: ADNKRONOS

Coronavirus Roma, app Comune per segnalare assembramenti. Social in rivolta

“Ci sono assembramenti di persone che ritieni in contrasto con le regole dell’emergenza sanitaria? Puoi segnalarli direttamente all’Autorità competente con il SUS (Sistema Unico di Segnalazione) attivo sul portale istituzionale di Roma Capitale. È semplice, segui le istruzioni”. È il post comparso sui profili social del Comune di Roma che ha scatenato tra i cittadini una valanga di proteste e sentimenti di indignazione.

Vergognatevi! Mettere i cittadini uno contro l’altro – commenta Marco Mori – in un periodo del genere è gettare benzina sul fuoco!”. Toni analoghi da Ilaria Falconi che si dice “senza PAROLE!! Aizzarci gli uni contro gli altri – sottolinea – non è la cosa giusta da fare in questo momento”. Ironizza invece Valerio Brinato che sotto al post chiede: “Per segnalare dove si nascondono gli ebrei invece?”. “Brava #Raggi! Così si fa! – fa eco @LFacciato – Prossimo provvedimento? Vigili Urbani in camicia nera, fez e manganello! Dai che ci siamo!! Evviva la delazione!”

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