Denuncia Pfas.
Crimina iuris gentium.
Lo Stato italiano non ha la capacità di proteggere i cittadini, l’azione di governo si rivolge contro tutti i cittadini e pertanto esso diventa soggetto al giudizio e alla sanzione dell’intera comunità umana.
Lo Stato Italiano è stato attivamente coinvolto per avere incoraggiato la politica di avvelenamento.
Il Governo non ha adottato politiche di protezione ambientale, causando un irreversibile danno ambientale, un danno umano di ecocidio.
Lo Stato italiano non ha attuato politiche a tutela della salute pubblica e non ha a tutt’oggi la capacità di indagare lealmente, essendo correo di reato in questo crimine contro l’umanità, perpetrato attraverso la pratica di avvelenamento diffuso, sistematico e diretto contro almeno 800.000 mila persone componenti la popolazione civile del territorio colpito.
Si tratta di un atto criminoso che scuote la coscienza dell’umanità.
L’atto disumano ancora in corso ha causato, causa e causerà grande sofferenza e di gravi danni al corpo, alla salute mentale e fisica delle persone colpite, per i livelli estremamente elevati di avvelenamento da Pfas.
L’inquinamento massiccio ha inflitto danni gravi e prevedibili, di distruzione ambientale, danno umano e alla bio-diversità, alla vita e all’economia.
Ecocidio quindi, consistente in danni diretti causati al pianeta, all’ambiente, alla fauna, alla flora e all’acqua.
L’impatto inquinante riguarda l’equilibrio degli ecosistemi, che viene stravolto.
Lo Stato italiano non ha la volontà di procedere, in base alle proprie leggi e in armonia con il diritto internazionale, con la ricerca processuale sulle responsabilità, conformemente al principio di legalità, né a indennizzare il danno irreversibile di avvelenamento a tutte le persone fisiche.
Consideriamo che la consacrazione del bene ambiente ad interesse primario giustifichi il ricorso all’”extrema ratio” di tutela, ossia quella penale, che tutela l’ambiente, la bio-diversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.
Nel corso del tempo si è concretizzata una devastazione senza precedenti di habitat, fattori abiotici, fattori biotici, dovuta ad un uso incondizionato e reiterato di danno reale, per avvelenamento, dovuto ad attività antropiche consentite dallo Stato italiano, dirette a compromettere la diversità genetica, la biodiversità di ecosistemi biologici, contro la diversità tassonomica di specie presenti nell’area.
L’ uso massiccio di inquinanti Pfas hanno devastato la diversità ambientale rendendo l’ecosistema avvelenato per le future generazioni.
Verrà inviata una mail con richiesta di sottoscrizione da confermare.
Verrà inviata una mail con richiesta di sottoscrizione da confermare.
Delega da sottoscrivere firmandola riportando il numero del documento di identità dello Stato di provenienza e la data.
Inviarla a: [email protected]
Link alla delega Documento Word: Delega al clnv come parte civile nella denuncia Pfas.docx
Link alla delega documento Open Office: Documento-delega-pfas.odt
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