Missiva nullità atti Italia

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Missiva nullità atti Italia

Missiva nullità atti Italia

La missiva intitolata “Nullità atti Italia” è stata inviata ai destinatari istituzionali elencati nell’allegato 1, in risposta alla comunicazione ricevuta dal signor Stefano Veraldi dell’Audit, a seguito della nostra richiesta di colloquio, formulata in conformità all’art. 33 della Carta delle Nazioni Unite.

La soggettività attribuita al C.L.N.V., riconosciuta anche dalla legislazione italiana (Sentenza n. 1981 del 15 giugno 1985 della Corte di Cassazione, sez. I Penale – che afferma come “i Movimenti di Liberazione possano discutere su basi di perfetta parità con gli Stati territoriali i modi e i tempi dell’autodeterminazione dei popoli”) e dal diritto internazionale consuetudinario, consente di denunciare che tutte le azioni intraprese dallo Stato italiano, attraverso le sue istituzioni e i suoi sedicenti enti creditori e concessionari di riscossione situati su tutto il territorio italiano, nei confronti degli autodeterminati residenti nei Territori Veneti Occupati, costituiscono atti di aggressione, persecuzione e vessazione, ai sensi della lettera D dell’art. 5 dello Statuto di Roma, con potenziale istigazione al suicidio.

I destinatari includono anche la Corte Internazionale di Giustizia e la Procura della Corte Penale Internazionale, quest’ultima raggiunta da plico cartaceo a mezzo corriere espresso, la quale da tempo aveva suggerito di cercare di ottenere un tavolo d’incontro con le massime istituzioni italiane.

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