Verona 17 aprile 1797- In questo
giorno è nato una grande rivoluzione in questa città contra li Francesi,
alle ore cinque dopo il mezo giorno. Il motivo è stato che i Francesi
volea comandar in città e nei castelli, benché non erano padroni, e la
Repubblica di Venezia avea dato l’ordine che dovessero levarse e andar
via. Ma loro non volevano andar e volevano star qua per prepotenza,
perché dovesse nascer questa rivoluzion, come per tal causa era nata in
Bergamo e in Crema, e poi dopo anche in Brescia. Queste
rivoluzioni sono nate per causa delli giacobini che sono andati
d’accordo coi Francesi per impadronirsi del Stato Veneto. Onde in questa
rivoluzion che è nato in Verona saran restati morti circa N. 500
Francesi, perché nel principio i Veronesi non li facean presoneri niente
affatto, ma li ammazzava de pianta. Ma dopo un’ora è venuto un ordine
del podestà (che era S. E. Contarini) di non più ammazzarli ma farli
presonieri, e che sia condotti in Palazzo Grande e in convento di S.
Fermo. Allora han cominciato a sbarar dai castelli canoni e bombe, e han
continuado otto giorni continui; e il giorno de S. Marco 25 aprile 1797
Verona si è resa in mano della Repubblica Francese col patto di
salvazion di vita,robba e religione, perché li Francesi volevan dar il
saccheggio nelle case più grande, ma hanno fatto la capitolazione ed
hanno ritenuto in ostaggio le persone più grandi, della città. E il
podestà di notte è scappato a Venezia trasvestito, perché se stava a
Verona i Francesi lo fucilavano.I Francesi, dopo un mese che sono stati
padroni, hanno fucilato 3 cavallieri che erano in ostaggio nei castelli
quando han fatto la capitolazione. Uno era il conte Emili, l’altro il
conte Verità di s: Eufemia e l’altro il Malenza da S. Anastasia, sulle
Mura, alla Porta Nova; fucilati e morti tutti e tre. Ciò fu il giorno 16
maggio 1797.