Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, già qualche giorno fa invitava gli italiani, in condizioni di farlo, a pagare le proprie imposte alle scadenze originarie, nonostante le proroghe previste dal Cura Italia. L’appello del governo e, in particolare, del Ministro ha dato i suoi frutti.

A marzo, il risultato delle entrate fiscali è meglio di quanto previsto.

In particolare, si era stimato un calo delle Entrate per circa 7,5 miliardi, ma alla fine sono stati soltanto (si fa per dire) 2,5 miliardi.

Ruffini rincara, chi può deve pagare !!

Il direttore dell’Agenzia delle entrate e della riscossione, Ernesto Maria Ruffini, è stato recentemente intervistato dal Corriere della Sera, dove ha, sostanzialmente, ricalcato le parole del Ministro Gualtieri affermando che: “Questa della sospensione è la prima fase, quella dell’emergenza. Bisogna assicurare le risorse per garantire ai cittadini i servizi essenziali. Non c’è dubbio che i soggetti più colpiti devono essere tutelati, ma chi può deve continuare a contribuire e il sistema reggerà”.

Per Ruffini una moratoria delle tasse non può continuare per tutto il 2020, non esiste un solo paese al mondo che se lo possa permettere.

Ad ogni modo, continua Ruffini: “dopo la cura, ci sarà la convalescenza in cui dovrà essere distinto chi può ancora dare un contributo al Paese e chi no. Questa fase ci sta insegnando a distinguere cosa è essenziale e cosa no. Penso che sia necessario riformare innanzitutto il diritto tributario, eliminando centinaia di norme e cavilli, per semplificarlo, renderlo coerente con il sistema giuridico e produttivo e, quindi, aiutare le famiglie e le imprese a non rimanere incastrate nella rete cavillosa di norme e interpretazioni dobbiamo usare questo periodo di emergenza per preparare una buona riforma di queste due imposte e di tutto il sistema”.

Fonte: INVESTIREOGGI

Lo Stato Italiano Colonizzatore dei Territori Veneti non viene MAI in aiuto del Popolo nemmeno nelle situazioni di Grande Emergenza. Questi sono FATTI e non PAROLE.

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