Questa mattina, il 29 Novembre alle ore 7.15, forze militari dello stato occupante italiano (DIGOS) irrompevano in casa di esponenti del COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE VENETO e facenti parte della AUTORITA’ NAZIONALE VENETA emanata dallo stesso con mandati di perquisizione e di sequestro di beni personali (Computer, chiavette Usb, documenti vari di proprietà degli stessi o di proprietà della TUTELA GENTI VENETE) con l’accusa di Istigazione e Divulgazione al Popolo Veneto di come non pagare le tasse allo stato OCCUPANTE ITALIANO.
Il CLNV (soggetto di diritto internazionale) opera in base ai TRATTATI, PATTI, e LEGGI internazionali ratificate dallo stato Occupante italiano stesso con tanto di Belligeranza per far valere i protocolli aggiuntivi di Ginevra, anch’essi ratificati dallo stato italiano, tutte queste leggi si riferiscono al
DIRITTO INTERNAZIONALE SULL’AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI.
Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici” adottato a New York il 19 dicembre 1966 – ratificato dall’Italia con legge n.881 del 25 ottobre 1977;
Articolo 1
- Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.
- Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale. In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza.
- Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell’amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione fiduciaria, debbono promuovere 1′ attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite.
Detto ciò, si evince che l’operazione perpetrata stamane mattino nelle abitazioni dei componenti del CLNV è una grave violazione dei trattati internazionali e dei soggetti dichiaratosi di diritto internazionale in autodeterminazione del popolo veneto per il riconoscimento dello stesso, e il diritto a rivendicare la sovranità della nazione veneta.
Il COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE VENETO e AUTORITA’ NAZIONALE VENETA rendono noto che già oggi pomeriggio è stato inoltrato all’attenzione all’alto commissariato dei diritti dell’Uomo (ONU di Ginevra) e alla CROCE ROSSA INTERNAZIONE di Ginevra tramite i canali ufficiali fornitici da loro, una denuncia ufficiale dell’accaduto, con copie di documenti di perquisizione, con fermi di polizia nelle questure di Vicenza e Verona, per informarli delle gravi violazioni perpetrate ai soggetti di diritto internazionale in autodeterminazione e delle gravi violazioni perpetrate per l’ennesima volta dei trattati nazionali ratificati dall’Occupante Italiano.
Copia di questo è stato inviato anche a canali ufficiali del Cremlino.
Nella giornata di domani partiranno le denunce a nome di chi ha effettuato le perquisizione e fermi in questura alla Corte Internazionale dell’AIA.
Certo è, che questa azione malavitosa, è stata fatta appositamente dallo stato italiano per screditare e voler minare il percorso Legittimo e LEGALE del comitato di Liberazione nazionale veneto, unica entità di diritto internazionale come da protocolli e leggi internazionali.
Ufficio Stampa CLNV